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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Severino Cesari, maestro dell'ascolto

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Nel vorticare delle centinaia di proposte contemporanee con cui BOOKCITY  ha invaso Milano nello scorso fine settimana, ne ho scelto una che non è dedicata a uno scrittore o a un editore, ma a un artigiano del romanzo che ha cambiato la storia editoriale italiana degli ultimi vent’anni. Mi riferisco a Severino Cesari, storico creatore della collana Einaudi Stile Libero insieme a Paolo Repetti nel 1996. Il progetto nasce da un’intuizione di Giacomo Papi, patron della scuola di scrittura creativa Belleville di Milano e a sua volta autore della collana Stile Libero di Einaudi, che, a un anno dalla scomparsa del grande editor, ha chiesto a un gruppo di persone che hanno lavorato o comunque conosciuto Severino Cesari di scrivere un ricordo sul loro rapporto con il creatore di Stile Libero .  Il risultato è una raccolta a cura di Giacomo Papi ( Maestro Severino -  Quello  che ci ha insegnato Cesari – edizioni Belleville) che vale più di mille corsi di scrittura creativa , perché

Abbiamo bisogno delle storie ‘difficili’?

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Trama solida, personaggi vividi e soprattutto ritmo, tanto, ma tanto ritmo: il lettore deve essere risucchiato dalla pagina, divorato dalla curiosità di sapere cosa accade al protagonista. A questo si unisce una lingua semplice, scorrevole, confezionata in una sequenza di punti ben assortiti che lasciano poco spazio ai flussi di coscienza. Se chiedeste a un agente o a un editor cosa cerca in un romanzo inedito, vi descriverebbero così la loro idea di romanzo. Una storia che scorre via rapida e piacevole, come una birra ghiacciata in una serata estiva , uno svago per il lettore che, grazie al libro, scappa per un po’ dalla propria vita.  La settimana scorsa mi trovavo a parlare con uno scrittore che fa anche il talent scout per una importante agenzia letteraria italiana e mi diceva quanto fosse difficile trovare inediti del genere, con “storie intriganti e trame semplici, che possano facilmente aggregare intorno a loro un gran numero di lettori ”. Ed è qui che il mio amore per la

Le lettere di Antonio Tabucchi al capitano Nemo

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Mondadori dedica uno dei suoi Meridiani ad Antonio Tabucchi . Già questa potrebbe essere una notizia per i tanti lettori che, come me, sentono per le storie e soprattutto per la lingua che Tabucchi ricama intorno a un personaggio quel sentimento di ammirazione e fiduciosa attesa che pochi autori hanno garantito ai loro lettori. Nella raccolta realizzata da Mondadori, in due volumi, troviamo oltre al grande successo internazionale Sostiene Pereira, ai romanzi Notturno indiano, Requiem e alle sue pagine di saggistica e di teatro, un inedito che risale ai primi anni ’70 e che Mondadori pubblica per la prima volta in forma integrale. Tutto comincia nel 2014, quando Thea Rimini pubblica sulla rivista Filologia e Critica un saggio su un inedito di Antonio Tabucchi, un romanzo che è rimasto sospeso in un limbo per quarant’anni. Si tratta di Lettere a capitano Nemo, il cui primo capitolo viene pubblicato sulla rivista il Caffè nel giugno del 1977. Il testo viene descritto dallo stesso

Quando Stendhal pubblicò Kafka

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Cosa hanno in comune Stendhal e Kafka?  Apparentemente nulla.  Li dividono cento anni esatti (Stendhal nacque nel 1783 a Grenoble e Kafka il 1883 a Praga) e un modo completamente diverso di considerare la vita e la scrittura.  Stendhal (nome d'arte di Marie - Henri Beyle) amava le persone, ne era incuriosito e da loro prendeva ispirazione per le sue opere, scriveva di getto, senza curarsi troppo della forma, attirando a sé critiche da gran parte del mondo letterario francese del XIX secolo. Era la storia a dover prevalere, a muovere, con il suo impeto, la curiosità del lettore. In cerca di continue ispirazioni, come un cane da tartufo, intercettava e si insinuava in tutti i salotti della borghesia e nobiltà di Parigi, dove era giunto all'inizio del secolo con il "fermo proposito di essere un seduttore", intessendo e usando le relazioni per sostenere la sua carriera letteraria. Queste continue osservazioni, servirono, insieme alle sue letture shakespearian