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Salendo sul carro di Olga Tokarczuk

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William Blake diceva che  coloro che reprimono un desiderio, lo fanno perché è abbastanza debole da essere represso . Se avessi avuto dei dubbi sulla veridicità di questo pensiero, leggere  Guida il tuo carro sulle ossa dei morti  del  premio Nobel Olga Tokarczuk  (riedito in Italia dalla Bompiani con la traduzione di Silvano De Fanti) li avrebbe dissipati. L’autrice desiderava scrivere questo romanzo, ne aveva un bisogno intenso e insopprimibile, per questo lo ha messo su carta. Allo stesso modo i lettori desidereranno leggerlo, non tanto per la storia ( avverto gli amanti di thriller a base di omicidi e colpi di scena che non è questo il fulcro attorno a cui ruota la narrazione ), ma per i suoi personaggi e per i temporali di dubbi e idee che da essi Olga Tokarczuk fa fluire attraverso le pagine fino alla mente del lettore.  Il romanzo, aspramente criticato nella patria dell’autrice (Polonia) e definito  anticristiano e sobillatore di violenza , narra la storia di un