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Visualizzazione dei post da 2019

Lontano dagli occhi, ma mai dal cuore. Incursione nel nuovo romanzo di Paolo Di Paolo

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Siamo in un palazzo, in uno dei tanti quartieri di Roma in cui il razionalismo degli anni ’30 ha dovuto fare i conti con l’esplosione demografica prima e con la compulsione per l’auto poi. In una stanzetta si ritrovano un gruppetto di ardimentosi fanatici della parola per partecipare a un seminario su uno strano oggetto definito ‘faction’. A risolvere l’arcano, un ragazzo dal volto pensoso e dolce che parla di immaginazione e realtà come di due elementi strettamente integrati. Per dimostrarlo proietta su un lenzuolo uno spezzone de  La voce della luna,  l’ultimo film di Federico Fellini, aprendo ai partecipanti (con i suoi commenti e le sue domande) una finestra sul mondo dei particolari. Piccole cose, azioni e naturalmente parole, che possono richiamare alla mente dello spettatore/lettore eventi, persone, luoghi e idee radicate in un particolare momento storico, culturale o socioeconomico di un Paese.  Sono passati più di dieci anni da quell’incontro e fra quegli ardimentosi

L'odissea di un matrimonio secondo Tayari Jones

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Una donna dalle labbra carnose e dai capelli ricci e gonfi tiene in mano dei fiori a stelo lungo. Delle rose a grappolo private delle spine.   Bianche, anche se è difficile dirlo con la luce arancione del tramonto a illuminarle. La donna le tiene strette fra i palmi delle mani, sollevandole davanti al suo viso, a coprire occhi e naso. Indossa un vestito di ciniglia dello stesso colore della luce che la inonda. Solo guardando con molta attenzione la pelle bronzea delle braccia, ci accorgiamo che sono percorse da un liquido lattiginoso che si spande dagli steli delle rose.  Mi piace pensare che questa misteriosa e affascinante donna raffigurata sulla copertina di Un matrimonio americano di Tayari Jones (pubblicato in Italia da Neri Pozza – traduzione di Ada Arduini) sia l’incarnazione perfetta di Celestial , la protagonista del romanzo. Una donna affascinante e distante, che nessuno dei personaggi del matrimonio a tre ideato dalla Jones riesce a sfiorare o a conoscere nel prof

La clausola di Jonas Hassen Khemiri? Letture pericolose

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Di Jonas Hassen Khemiri ricordo  un’intervista  di qualche anno fa. Con i suoi lunghi capelli lisci, il viso bronzeo e i denti scintillanti, quest’uomo svedese di origine tunisina, divenuto famoso come autore nel 2003 con  One eye red  (best seller in Svezia con più di 200.000 copie vendute), raccontava il suo rapporto con la lettura. “La lettura deve essere pericolosa” diceva Khemiri, non è un vaccino contro l’ignoranza, né assicura al lettore di diventare una persona migliore. Quello che deve offrire è l’opportunità di partecipare a un gioco creato dall’autore per scuotere il lettore e farlo entrare in luoghi e situazioni in cui non si vorrebbe mai trovare. Nel suo ultimo romanzo ( La clausola del  padre  – pubblicato in Italia da Einaudi e tradotto da Katia De Marco), Khemiri dimostra cosa voglia dire tener fede a un principio.   Leggendo  La clausola del padre  si entra infatti in un gioco di specchi rotanti, in cui ogni personaggio racconta il suo pezzetto di vita per poi

Il giapponismo: una moda che dura da quasi duecento anni

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Giappone.  Il monte  Fuji, l'inchino, i cartoni animati, il sushi, Murakami Haruki, la cerimonia del tè, i dorayaki, Madama Butterfly, il kimono, il silenzio, i manga, Kyoto. Queste le prime parole che mi vengono alla mente parlando della terra del sol levante, il cui nome deriva dai viaggi di Marco Polo.  Non sto tentando di confondervi, Marco Polo ha visitato la Cina e non il Giappone, ma era così che i cinesi definivano quell'avamposto di migliaia di isole a est del mar della Cina. ' Nichi-hon' , poi divenuto in giapponese ' Nihon ' ossia 'origine del sole' . Ed è proprio dal rientro di Marco Polo dai suoi viaggi che inizia la curiosità di scoprire cosa c'è ancora più a est dell'est visitato dalla famiglia Polo. Il via alla scoperta di massa lo diede un accordo commerciale, quando nel 1854, dopo 250 anni di isolamento autoimposto, il paese del sol levante si aprì al commercio con l'Europa. Fu così che dal Giappone, si passò pr

Aidan Chambers e lo 'young adults' universale

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Tempo fa ho avuto una discussione con un vecchio amico e compagno di letture sulla saga di Harry Potter . Lui l'ha letta e adorata, io non ce l'ho fatta. Sono stato accusato di avere un preconcetto nei confronti della fiction young adults , ossia della narrativa scritta per lettori che vanno dai dodici ai diciotto anni. Ed era così, almeno in parte.  Credevo (e credo ancora) che la narrativa non dovesse avere un suo target e che un romanzo, se scritto bene, con un protagonista forte e una storia solida, potesse essere letto da persone di qualsiasi età. Pensiamo a Robinson Crusoe, Jack London, Kim, Alice nel paese delle Meraviglie , solo per citarne alcuni. Ognuno avrebbe portato il suo vissuto nel romanzo, creando quell'alchimia che spinge noi lettori a preferire un buon romanzo a... bé, per quanto mi riguarda, a quasi tutto. I l preconcetto stava nel pensare che gli young adults  pubblicati negli ultimi anni fossero dei romanzi 'semplificati' per lettori ri

Ian McEwan, l’intelligenza artificiale e la questione morale

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Alla XXIII edizione del Festivaletteratura di Mantova siamo in tanti a partecipare all’incontro con Ian Mc Ewan dedicato alla stampa. La location è quanto mai sorprendente per discutere di un libro ( Machines like me , appena tradotto da Susanna Basso e pubblicato da Einaudi) che racconta di un triangolo fra un uomo, una donna e un robot. Per capire cosa ha spinto il grande romanziere britannico a confrontarsi con l’Intelligenza Artificiale e le sue implicazioni (morali, economiche, sociali e amorose), l’organizzazione del Festival ha scelto una sala che avrebbe fatto invidia a Tolkien. Con il suo lampadario in ferro battuto che si aggancia alle volte lignee con tanto di stemmi di cavalieri e un filare di sedie che sarebbero andate bene per circondare la tavola rotonda di re Artù. Eppure il contrasto fra location e tema del libro è solo apparente. Se infatti il romanzo di MC Ewan ci racconta di un 1982 alternativo in cui la Gran Bretagna ha perso la guerra delle Falkland ed Alan

Il labirinto di pensieri di Burhan Sönmez

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In un’intervista dell’inizio del 2019 Burhan Sönmez , uno fra i più interessanti scrittori turchi contemporanei insieme a Elif Shafak , nonché avvocato specializzato nella difesa dei diritti umani, ci ricorda che il suo Paese ha una lunga storia di regimi autoritari (a cominciare da quello di Erdoğan), ma che è stato proprio questo a garantire alla Turchia una lunga tradizione di resistenza. Di resistenza non tanto e soltanto fisica, quanto mentale narra l’ultimo romanzo di Sönmez ( Labirinto – tradotto da Nicola Verderame ed edito da Nottetempo) in cui il musicista blues Boratin Bey si risveglia nella sua camera da letto non ricordando più nulla di se stesso, se non quello che gli hanno raccontato gli altri. La sorella, gli amici, gli oggetti disseminati per casa, le chitarre, i dischi, persino la sua immagine, tutto sembrerebbe confermare la sua identità. Eppure Boratin non è convinto, sentendosi estraneo a se stesso e alla ragione apparente della sua amnesia, un tuffo suicida nel

Le stelle minori non sono quelle che ti aspetti. Parola di Mattia Signorini

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“Tra i tanti ricordi che una storia porta con sé, quello che ci accompagna più spesso è la  memoria della sua fine”. Il secondo capitolo di Stelle minori di Mattia Signorini (edito da  Feltrinelli) si apre con questa affermazione e sebbene siano molti gli incipit con cui l’autore  riesce ad aprire una crepa nelle certezze del lettore, in questo caso sembra sostenere una tesi  per il puro gusto di dimostrarne l’infondatezza. Di questo libro, che narra la storia di due ragazzi  (Zeno e Agata) e del loro passaggio traumatico all’età adulta, dubito ricorderete solo la fine. Il  piacere maggiore, in questo caso, lo dà il percorso. Il gioco di richiami incrociati, suggestioni e  indizi che Mattia Signorini srotola come un tappeto magico davanti agli occhi del lettore vedrà  interi elefanti sparire, per poi riapparire delle dimensioni di un topolino. Passato e futuro si  mischieranno, fino a rendersi uno lo specchio dell’altro, in una montagna russa di scoperte che  vi lasceranno sempre con

Ghiaccio bollente

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Qualche giorno fa camminavo per un rovente corso Genova a Milano, provando l'emozione dell'asfalto che cede sotto il tuo passo, come se fosse neve rovente in un mondo parallelo dove tutto funziona al contrario. Le poche sinapsi che osavano ancora muoversi nel mio cervello bollito, mi facevano pensare ad Andrea Camilleri che lotta in ospedale per continuare a respirare e (mi piace pensare) a scrivere.  Mi sono chiesto quanti anni avesse, 93 o 94? E cosa stesse pensando cinquant'anni prima, quando aveva la mia età, e si sbottonava il colletto della camicia con la cravatta ancora allacciata, per trovare un refrigerio impossibile fra le strade di Roma.  Si sarà detto che era ancora giovane, che aveva almeno metà vita da vivere e avrà cominciato a fare progetti (sono certo che tutti gli scrittori non possano fare a meno di farne) sulle storie che ancora doveva raccontare, sul personaggio che lo veniva a svegliare di notte, sul tempo (poco, sempre troppo poco) che av

Le tre vite di Italo Orlando – intervista a Carola Susani

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Incontrare, seppur a distanza, Carola Susani è come sporgersi dalla sommità di una morbida collina e scoprire che dall’altra parte c’è un intero oceano in burrasca che aspetta un lettore coraggioso ed esperto che lo solchi. Attenta alla lingua oltre che ai personaggi che crea, le sue storie sono una stratificazione di narrazioni in cui tuffarsi per riemergere carichi di tesori.     In un collegamento telefonico con Roma, dove l’autrice di  Eravamo bambini abbastanza vive e lavora, parliamo della Sicilia del 1957, ambientazione dell’ultimo romanzo di Carola Susani ( La prima vita di Italo Orlando - edito da minimum fax). Una famiglia e un mandorleto sono testimoni dell’arrivo di un misterioso ragazzo dagli occhi gialli (l’ Italo del titolo) che preannuncia il vento del cambiamento. Un vento che soffia sulla Sicilia bisbigliando dolci promesse. Il cambiamento sembra essere il perno di questo romanzo, intorno a cui ruotano le esistenze di Irene (adolescente e voce narrante