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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Uno contro Uno

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Vi è mai capitato di discutere accanitamente con un’altra persona su qualcosa che per voi rappresenta la perfezione, mentre per il vostro interlocutore è quanto di più insulso e disprezzabile? Per quanto tempo siete rimasti calmi, cercando di supportare le vostre tesi davanti ad un pubblico sprezzante e sordo, prima di scoppiare o cedere, abbandonando le armi avviliti o superbi? Penso alle eterne sfide del nostro tempo: Reality o Talent show, Pausini o Ferro, Balckberry o Iphone, Facebook o Twitter? Cosa dite? Ci sono scontri più importanti a cui assistere? Pienamente d’accordo. Per questo vi propongo un nuovo progetto: Uno contro uno . L’idea è di scontrarci on line su un libro, scegliendo da che parte stare e poi difendere o attaccare senza esclusioni di colpi tema, trama, personaggi, struttura e finanche incipit del testo prescelto, pur di dimostrare la nostra tesi. Unico requisito è aver letto il libro. Una volta concluso il confronto, se il libro si sarà dimostrato all’ altezza,

Il rumore di chi non vuole fare rumore

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È arrivato il momento di conoscere un nuovo personaggio del nostro racconto. Ricordate? Parliamo dell’archettista. Dove aveva messo quel maledetto archetto? Possibile che avesse impiegato mesi per ritrovare un frammento abbastanza grande di legno serpente (il tipo di legno migliore per modellare un archetto) e poi lo avesse perso? Era impensabile. Inaccettabile. Lui era un artista, lui sognava, ascoltava e creava. Lui non perdeva e di certo non dimenticava. Eppure ora era lì, di fronte quella che una volta era la sua bottega e che ora si era trasformata in una chiassosa pasticceria, esempio classico della voracità dell’essere umano. Lui non sopportava quei luoghi. Locali affollati e rumorosi, dove si compravano beni superflui per rimpinzare il corpo a discapito dello spirito. Possibile che neanche un soffio della sua musica fosse rimasto a difendere la mente dall’attacco della gola? DLIN-DLON Il suono insulso di quella campanella lo avvisò che il suo corpo era stato più veloce delle su

Viaggiatore o Turista, una sfida inutile?

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Spesso vi ho incitato a viaggiare, a girovagare per sentieri narrativi inesplorati, magari iniziando a seguire qualcuno di più esperto. Lo “scrittore sherpa”, a cui affidarsi da lettore impavido, meravigliandosi per la sua perizia, la scelta coraggiosa di una metafora, la privazione dagli aggettivi più comuni che ci infligge, scrutando curiosi la sua scelta, mettendola in discussione, per poi replicarla, osandone cambiare il disegno ma non l’obiettivo: la scoperta di una nuova via per comunicare. Tornando da un periodo vacanziero, in cui l’effettiva “vacanza”, ossia l’essere libero dal tempo sgarbato e frettoloso con cui spesso ci accompagniamo, sembra non compiersi mai appieno, rinasce sui giornali il blasonato dilemma fra l’essere Turista o Viaggiatore . Il primo costantemente annoiato, sgarbato, intollerante, così ansioso di vedere, immagazzinare, da non avere tempo di scoprire altro da se stesso. E il secondo, il Viaggiatore , lo spirito libero, che non prenota, non pianifica, non