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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Scrittori: una forma di vita a rischio? Uno sguardo al mercato editoriale inglese.

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Chi si ricorda di Michael Dorsey? È un personaggio molto particolare di una storia molto particolare. Vi do un aiuto: era un attore ed era disoccupato. Erano i primi anni ’80 ed essere un attore a New York voleva dire essere senza lavoro. E non che mancasse di talento, Michael aveva solo l’abitudine di dire ai suoi registi cosa pensava e non era disposto a barattare ciò che credeva necessario per il suo pubblico con quello che gli dicevano che il pubblico desiderasse. E per dimostrarlo era pronto a tutto, anche a vestirsi da pomodoro in una pubblicità o da donna per interpretare una personalissima direttrice di ospedale in una soap opera. Con quei soldi avrebbe prodotto da solo la commedia che nessuno voleva produrre perché “ il pubblico ha solo bisogno di divertirsi ” come gli ricorda più volte il suo agente. Stiamo parlando del protagonista del film Tootsie di Sidney Pollack (1982) che dimostrò le sublimi doti da trasformista di un giovane Dustin Hoffman e aprì la strada a una

Scuole di lettura: valgono anche quelle improvvisate? Lo scopriamo al Festival del libro e della lettura di Roma.

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Siamo già stati nel ventre di un coleottero , ricordate? Ma non vi avevo mai portato nel terreno su cui è appoggiato. Bene, colmiamo subito la mancanza. Sotto i grandi coleotteri che formano il complesso dell’Auditorium romano del parco della musica, si estendono gallerie color mattone dalla lieve pendenza che portano in alcune piccole nicchie di ascolto dedicate a incontri intimi, in cui è la parola, più che la musica, a farla da padrone. Così è successo anche lo scorso 15 marzo quando, durante la quinta edizione della Festa del libro e della lettura , un piccolo gruppo di curiosi lettori si sono ritrovati nel Teatro Studio dove Taiye Selasi e Elena Stancanelli avrebbero raccontato il loro modo di leggere un libro, accompagnati da Philipp Meyer , l’autore del libro in questione. Parliamo di The Son ( Il figlio appena pubblicato in Italia da Einaudi nella collana Supercoralli), saga familiare ambientata nel Texas, che copre 200 anni di storia americana. Aguzzando le orecchie,

Scuole di lettura: siamo nati per leggere.

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Se siete genitori di uno o più bambini (sublimi folli!) sapete cosa vuol dire trovarsi di fronte a un fine settimana piovoso, in cui i vostri iperattivi virgulti vi sveglieranno probabilmente alle 6:00 di mattina e si fionderanno nel vostro letto, pronti ad ascoltare il programma della giornata che voi notte tempo avreste dovuto preparare. Sarete ancora lì a piangere in silenzio, pensando di fare a pezzettini il cuscino per conficcarvi le relative schegge nelle orecchie, mentre il vostro partner rimane immobile con il respiro regolare e gli occhi sbarrati. Nella dinamica dei ruoli, c’è sempre uno dei due genitori che fa finta di dormire e uno che si alza. E sì, quello che si alza siete voi! Con le movenze di un bradipo zoppo vi trascinate in cucina mentre la vocina squittente dei vostri frugoletti vi tempesta di domande che neanche riuscite a decodificare. Il vostro cervello è ancora sull’off, non lo capiscono? Certo che no. Quando avevate letto che il Time magazine aveva definito

Scuole di lettura: I Piccoli Maestri e gli ombrelli rotti.

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Cominciamo dalla pioggia. Fitta e pesante, ci ronza tutt’intorno, non è fatta d’acqua ma di pensieri che nessuno vorrebbe incontrare. È notte. In uno studio ci sono due ragazzi, uno è alla scrivania e sta leggendo: una lista. L’altro è steso su un divano in penombra, con un libro aperto sul petto. Il ronzio aumenta e bisogna parlare. La lista è di persone da giustiziare, siamo nel 1943 e una parte dell’Italia è pronta a fare giustizia dei fascisti e di tutti coloro che li hanno appoggiati. Tutto sembra scontato, necessario e quindi giusto (come ci ricorda  Erika Mann  spesso « giustizia è ciò che serve alla nostra causa »). Chi ha scelto il fascismo deve morire, tanto che anche Marietto, uno dei personaggi del romanzo  I Piccoli Maestri  di Meneghello (e poi del  film omonimo che Daniele Lucchetti  ha realizzato nel 1997) ha già stilato la sua brava lista ed essendo persona di buon cuore s’interroga sui familiari dei collaborazionisti. Lasciarli vivi vorrebbe dire lasciarli sofferen

Scuole di lettura: il progetto di Orlando esplorazioni.

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C’era un tempo in Italia in cui si conservavano i gusci delle uova e li si usavano come piccoli contenitori, magari per sciogliervi dentro la colla. Lo scopriamo grazie all’attenzione al particolare di uno degli scrittori italiani più conosciuti nel mondo , probabilmente il più conosciuto: Collodi . Poco più di un secolo fa, alla fine dell’Ottocento, usciva in Italia un libro che era destinato a un successo travolgente, tradotto in 240 lingue e conosciuto in ogni angolo del globo. Parliamo di Pinocchio , storia universale scelta dalla prima delle scuole di lettura di cui vi vogliamo parlare . Da un’idea di Paolo Di Paolo e della rivista di cui è direttore editoriale ( Orlando esplorazioni ), pubblicata trimestralmente dalla Giulio Perrone editore e distribuita gratuitamente in concomitanza dei più importanti   eventi letterari romani e nazionali, la scuola di lettura di Orlando punta a diffondere il piacere del libro tra un pubblico sempre più vasto. Il progetto prevede la crea