Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Quattro giorni al vincitore del LXIX Premio Strega

Immagine
Ancora quattro giorni e sapremo chi avrà vinto il LXIX Premio Strega che sarà assegnato il 2 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.  Il premio più prestigioso per la narrativa italiana ( dallo scorso anno capace di guardare anche fuori dai nostri confini ) nato per contribuire alla rinascita culturale dell'Italia del dopoguerra, andato negli anni ad autori come Cesare Pavese (1950), Alberto Moravia (1952), Elsa Morante (1957), Anna Maria Ortese (1967), Primo Levi (1979), Umberto Eco (1981), Dacia Maraini (1999), Nicolò Ammaniti (2007), Paolo Giordano (2008) e Alessandro Piperno (2012), vede in gara quest'anno quattro scrittori molto diversi fra loro per stile, poetica e approccio alla narrativa e una scrittrice (che si dice sia uno scrittore) sulla cui identità si gioca uno dei gossip più seguito nel mondo letterario italiano (Elena  Ferrante).  Ecco i cinque finalisti (in ordine decrescente di voti ricevuti nella definizione della cinquina del 10 giugno scorso

Letterature: XIV Festival internazionale di Roma.

Immagine
Siamo arrivati a 14. Letterature, il festival internazionale di Roma dedicato alla lettura e condivisione della letteratura contemporanea, si presenta ai romani e ai fortunati turisti che saranno nella capitale fino nei prossimi giorni (il festival si chiuder à il 30 giugno) offrendo loro la possibilit à di ascoltare alcuni degli autori pi ù interessanti del XXI Secolo. Il festival, forte delle sue 400.000 presenze nel 2014 , presenter à in piazza del Campidoglio o presso la Casa della Letterature (per ora non è possibile rientrare nella storica location della Basilica di Massenzio) una moltitudine di autori italiani e stranieri che leggeranno ai lettori un loro testo inedito , ispirato al tema proposto dagli organizzatori del festival. Per il 2015 il festival si è ispirato a Umberto Saba e a un suo intervento del 1911 che interrogandosi su quello che restava da fare ai poeti, sanciva: “ Ai poeti resta da fare la poesia onesta ” . Su “ Cosa resta da fare alla letteratura

Incontro con Jorge Volpi - Memoriale dell’inganno.

Immagine
Raggiungo lo scrittore messicano Jorge Volpi nella sua camera d’albergo romana, dove si sta riposando tra un’intervista e l’altra dedicata a promuovere Memoriale dell’inganno , il romanzo (edito con Mondadori) in cui mette in scena un complesso inganno familiare che ha ramificazioni nei sistemi di potere economico e finanziario degli USA e che, tra ricordi e flashback dei personaggi, prova a spiegare non soltanto le motivazioni storiche ed economiche che hanno portato alla grande crisi del 2008, ma anche quelle del protagonista del romanzo (che ha lo stesso nome dell’autore) pronto a mettere al rischio la sussistenza di milioni di persone pur di raggiungere i propri target di guadagno. Jorge  Volpi , cofondatore del Crack Movement (manifesto letterario nato in Messico negli anni’90) propone al lettore una trama che sembra essere stata costruita in bilico fra saggio socio-economico e romanzo noir. Mi piacerebbe iniziare proprio da questo punto la nostra chiacchierata con Jorge V