Quattro giorni al vincitore del LXIX Premio Strega

Ancora quattro giorni e sapremo chi avrà vinto il LXIX Premio Strega che sarà assegnato il 2 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma. 

Il premio più prestigioso per la narrativa italiana (dallo scorso anno capace di guardare anche fuori dai nostri confini) nato per contribuire alla rinascita culturale dell'Italia del dopoguerra, andato negli anni ad autori come Cesare Pavese (1950), Alberto Moravia (1952), Elsa Morante (1957), Anna Maria Ortese (1967), Primo Levi (1979), Umberto Eco (1981), Dacia Maraini (1999), Nicolò Ammaniti (2007), Paolo Giordano (2008) e Alessandro Piperno (2012), vede in gara quest'anno quattro scrittori molto diversi fra loro per stile, poetica e approccio alla narrativa e una scrittrice (che si dice sia uno scrittore) sulla cui identità si gioca uno dei gossip più seguito nel mondo letterario italiano (Elena  Ferrante). 

Ecco i cinque finalisti (in ordine decrescente di voti ricevuti nella definizione della cinquina del 10 giugno scorso): 
  • Nicola Lagioia con La Ferocia - Einaudi;
  • Mauro Covacich con La Sposa - Bompiani;
  • Elena Ferrante con Storia della bambina perduta - e/o;
  • Fabio  Genovesi con Chi manda le onde - Mondadori;
  • Marco Santagata con Come donna innamorata - Guanda.

I quattro finalisti e il libro della scrittrice fantasma

L'ordine il giorno della premiazione potrebbe essere molto diverso, la storia dello Strega lo insegna, ora che i membri dell'Associazione Amici della domenica, un corpo elettorale formato da circa quattrocento uomini e donne rappresentanti della cultura italica, cui fanno parte anche tutti i precedenti vincitori del premio, dovranno ridistribuire i voti andati nella votazione per la cinquina ad altri autori, considerando però che per la scelta della cinquina ogni membro dell'associazione aveva a disposizione tre voti, mentre per la scelta del vincitore ogni membro potrà assegnare un'unica preferenza.

Va poi considerato l'equilibrio fra le case editrici che, insieme agli autori, si contenderanno il premio e soprattutto le vendite che spesso questo riconoscimento garantisce. Quattro rappresentano le grandi realtà editoriali italiane: Einaudi e Mondadori del Gruppo Mondadori, Guanda del Gruppo editoriale Mauri Spagnol e Bompiani del Gruppo RCS libri (in procinto di diventare parte del gruppo Mondadori?). Poi c'è la piccola, solo per dimensione rispetto a questi giganti, casa editrice indipendente e/o. 

L'anno scorso ha vinto Einaudi e sebbene il premio tenda a garantire una certa alternanza tra le case editrici, non è raro un caso di bis, come è accaduto per Mondadori nel 2007 con Ammaniti, seguito nel 2008 da Giordano, quindi Nicola Lagioia, autore di un romanzo davvero interessante, capace di pescare con sapienza nelle pozze di opacità della nostra società, mantenendo il lettore agganciato alla storia, ha buone possibilità. Senza dimenticare il movimento di opinione e curiosità nato intorno alla figura e all'identità di Elena Ferrante che ha in parte oscurato i suoi romanzi, dotati di una buona capacità di indagare l'universo femminile. Una menzione merita anche Covacich che con La Sposa rappresenta l'unica raccolta di racconti in gara e la sua vittoria potrebbe spingere i lettori italiani a riscoprire questa splendida forma di costruzione narrativa.


I giochi sembrano essere ancora aperti, ma per conoscere il nome del vincitore del LXIX Premio Strega dovremo aspettare solo quattro giorni.


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