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Scuole di lettura: il libro e il multi-tasking.

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Provate a digitare “scuola di scrittura” su Google: avrete l’imbarazzo della scelta. Dalla rinomata Holden di Baricco, alla storica Omero (creata nel 1988), fino al sistema integrato di laboratori e seminari minimum fax coordinati dalla coppia genialmente imperfetta formata da Carola Susani e Giordano Meacci. Senza contare il rigoroso schema didattico di Raul Montanari o l’intensa bottega di narrazione di Giulio Mozzi e Gabriele Dadati. Provate ora a digitare “ scuola di lettura ” su Google. Molte meno pagine, vero? Da anni non si fa che ripetere che gli italiani sono un popolo di scrittori e non di lettori, che di lettori forti (chi legge almeno un libro al mese) ce ne sono sempre meno e che lo stato non investe nella cultura, ma cosa si fa per provare a invertire la tendenza? Se la politica negli ultimi anni è passata dall’apatia al disprezzo per la cultura , il trend delle vendite dei libri si è contratto anche a causa di una modifica sostanziale nel sistema di comunicazione...

Se è necessario un selfie per emozionare se stessi – libertà di espressione a confronto: Snapchat vs. Facebook

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Segnaposti esistenziali. È questo che sarebbero diventate le nostre presenze sul social network più famoso del mondo ( Facebook ) secondo Nathan Jurgenson, sociologo ed esperto del mondo digitale. Su Facebook – sostiene Jurgenson nell’articolo di Alessandro Longo - ci sei perché ci devi essere, per dimostrare di esistere, per possedere un’identità che venga riconosciuta all’esterno. Ma proprio il successo di questo strumento d’interconnessione di massa, che lo scorso 4 febbraio ha festeggiato i suoi dieci anni di vita con il suo miliardo e duecentotrenta milioni di utenti medi mensili, ne starebbe attivando la crisi, portando soprattutto i più giovani (il segmento core di Facebbok) a spostarsi verso altri lidi virtuali dove si avrebbe una maggiore libertà di espressione (Snapchat, Ask.fm, We Heart it, Instagram). Accanto quindi alla propria vista convenzionale e pubblica su FB, soprattutto agli under 30, piacerebbe attivare altre possibili viste di se stessi rivolte o a un ...

Georgians Revealed – l’Inghilterra ai tempi di Jane Austen in una mostra alla British Library.

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« Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita .» Così nel XVIII secolo ci ammoniva Samuel Johnson, sicuro che Londra racchiudesse ogni cosa di cui l’essere umano potesse aver bisogno e molte altre arrivate troppo presto per lui. A distanza di circa duecento anni la sua affermazione è ancora attuale e vivida. Londra è un continuo tumulto , nel bene e nel male, non si ferma Londra . Si estende in lunghezza, altezza e brusio, alla ricerca di qualcosa di più, di qualcosa di diverso. Londra è una città adatta agli impazienti , a chi fa del cambiamento e della ricerca continua la propria ossessione, anche a scapito della propria anima, che brucia troppo rapidamente per fermarsi a capire cosa stia accadendo. Non c’è tempo, c’è troppo da fare e immaginare. Persino nella immensa portaerei, beg your pardon , biblioteca britannica , che della portaerei ha l’aspetto e l’imponenza e si estende per un intero block (isolato) a ridosso della neogotica e “potteriana” stazione di St. Pancr...

“Ballata di uomini e cani” – Jack London secondo Marco Paolini

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Fa freddo. Il fumo si muove denso oltre le nostre bocche la mattina quando usciamo e la sciarpa non basta mai a coprire tutto ciò che dovrebbe: il collo, le orecchie, il naso, i pensieri. Forse dovremmo comprare una tuta termica. La mattina non ci piace perché non ci piace il giorno che ci attende. Perché, per dirla con Jack London , siamo accerchiati da Bastardi che non appena avviciniamo mano o parola ci azzannano per strappare. E non perché abbiamo fatto loro qualcosa, ma per prevenire la voglia di picchiarli che la loro tenacia ci tirerà fuori. Perché siamo stanchi e vedere che c’è qualcuno che riesce ancora a lottare, magari solo per se stesso, solo per prevaricare un altro cane che gli passa accanto, ci può far arrabbiare e parecchio. Chi non ha incontrato un Bastardo questa mattina? Ecco, appunto, non mi sembra di vedere molte mani alzate. Ma se tutti abbiamo incontrato il nostro Bastardo , è possibile che siamo stati anche noi i bastardi di qualcun altro? Quest...

Conoscere la velocità del prossimo Eggers – una lettura di Ologramma per il re.

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Il guaio di essere visivi nella propria comunicazione è che si collezionano immagini (e sensazioni) più che nomi. Il guaio di essere idealisti è che si collezionano azioni più che promesse e il guaio di essere un “visiv-idealista” è che davanti a un autore che è ormai anche promessa consolidata, le aspettative si alzano, le domande si rincorrono e le sensazioni sono pronte a espandersi. Probabilmente è questo che succede al lettore di Dave Eggers al cospetto del romanzo Ologramma per il re (Mondadori – ottobre 2013). Autore culto di titoli come L'opera struggente di un formidabile genio e Conoscerete la nostra velocita , nonché editore della rivista McSweeney’s   e creatore di una scuola di scrittura creativa per bambini nella sua San Francisco, per me Eggers resterà soprattutto il creatore dei dialoghi di uno dei più interessanti, meno conosciuti e sinceri film di Sam Mendes ( Away we go ). Il film di Mendes analizza con la stessa determinazione di American Beauty l’i...

CES 2014 – Bendable e Wearable: la rivincita delle parole sul vocabolario.

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“ Bendable ” e “ Wearable ” sono state le parole più usate al CES 2014 (Consumer Electronic Show), una delle più importanti fiere internazionali di elettronica destinata al segmento consumer, che si è tenuta a Las Vegas dal 7 al 10 gennaio scorso e che fa già sentire i suoi effetti, almeno a livello linguistico, sui principali blog o rubriche dedicate all’high-tech. Da qui si sposteranno in uno “swish” nel nostro parlato e dovremo essere pronti a utilizzarle a dovere prima che qualcuno, magari di lunedì mattina, davanti a un caffè mai troppo ristretto, ci dica che ci siamo svegliati poco bendable e che dovremmo rivedere il nostro wearable . Rischieremmo di voltarci lentamente e inesorabilmente verso il nostro interlocutore, esortandolo a fare un viaggio in luoghi oscuri, perdendo così un collega o un amico che invece voleva solo darci un consiglio spassionato. E allora swish e pronti. Bendable = flessibile, elastico. Al CES hanno presentato il primo televisore a curv...

Gli elfi di Amazon. E se il 2013 fosse stato troppo generoso?

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Usciti fuori dai bagordi del periodo natalizio, proviamo a mettere il naso nel 2014 e scopriamo che puzza ancora più del 2013, di crisi. E con la crisi bisogna risparmiare, anche sui regali di Natale, lo avrete fatto un po’ tutti, il riciclo, il “pensierino”, magari una piccola rivincita del libro, che anche usato non fa mai male, e soprattutto internet. Il periodo che va dal 15 dicembre al 6 gennaio è la gallina dalle uova di diamante per i grandi portali di vendita online, primo fra tutti Amazon che in un paese europeo di media grandezza riesce a smistare fra i cinquecentomila e i tre milioni di oggetti al giorno. Vi ricordate I predatori dell’arca perduta ? Il film che diede il via alla saga di Indiana Jones? Bene, alla fine del film l’arca finisce in un gigantesco magazzino del governo americano, insieme a migliaia di altri tesori secretati al popolo per il suo bene. Probabilmente Jeff Bezos (fondatore di Amazon e a capo di un colosso globale da 16 MLD di dollari...