blog per generatori di immaginazione, inventori di storie e lettori onnivori.
pausa natalizia...ma l'immaginazione non va mai in vacanza
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Cari "imagisti", auguro a tutti gli esploratori dell'immaginazione di potersi godere questo Natale, immersi nella loro personale e libera interpretazione delle feste.
imago2.0 ritornerà nel 2011, prima uscita il 9 gennaio.
Vi ricordate il film di Woody Allen Hannah and her sisters (Anna e le sue sorelle) ? Fu uno dei più grandi successi del poliedric-nevrotic-affubulator-genial regista, sceneggiatore e attore americano e raccontava la storia di tre sorelle nella Manhattan anni ’80 (il film è del 1986). Hannah, donna praticamente perfetta (“ È duro avere accanto una che dà tanto e ha bisogno di così poco". Le dirà suo marito Elliott, scaricando sulla solidità e sicurezza della moglie la responsabilità del proprio tradimento), cerca di tenere insieme la sua famiglia, rispondendo alle richieste di tutti, per poi essere accusata di godere delle difficoltà altrui. Uno dei flussi narrativi è incentrato su Elliott che si invaghisce della sorella di Hannan: Lee, spirito libero e irrisolto. In uno dei suoi appostamenti per corteggiarla, Elliott si trova con Lee in una libreria di New York, di quelle che chi ama leggere spesso invidia alla New York alleniana, ossia una di quelle zeppe di libri fino...
Incontro Fabio Geda nella sua città, in piazza Borgo Dora a Torino. Siamo in un luogo molto speciale dell’antica capitale dei Savoia, è qui che centinaia di ragazzi e non solo affollano le aule della Scuola Holden di Alessandro Baricco per trovare il loro modo di fare scrittura. Ed è qui che Fabio mi aspetta appoggiato alla sua bicicletta nera. Mi ricorda subito Ercole, il quindicenne protagonista del suo ultimo romanzo Anime scalze (Einaudi) che, con la sua fedele bici nera, percorre chilometri per trovare se stesso. Iniziamo a camminare per Borgo Dora, dove il sabato si tiene uno dei mercati più grandi e suggestivi di Torino, e coraggiosamente ci fermiamo a bere una birra seduti all’aperto, mentre un vento, stupito di scoprirsi ancora minaccioso a fine aprile, ci danza intorno. Mi piacerebbe cominciare a parlare di Anime scalze , proprio da Ercole, un ragazzo nato in una famiglia complicata , con una madre che ha abbandonato i suoi figli e un padre che è rimasto con...
Quando diventa grande Lorenzo? Quando perde la tenace distanza dal mondo, da un mondo che non comprende e in cui si sente fatalmente diverso, per indossare quella patina di asettica borghesia in cui hanno trovato ospitalità i suoi genitori? L’arrivo della sorellastra Olivia, così affascinante nella sua battagliera diversità, è davvero il punto di non ritorno per la fanciullezza di Lorenzo? O forse nella sua corsa di azione e soprattutto di pensiero è l’incontro con la morte a fare la differenza? La morte che tutti, prima o poi dobbiamo fronteggiare, come ci dice lo stesso protagonista all’inizio del testo: “ Nasci, vai a scuola, lavori e muori .” È la morte a decidere in questo teso racconto di Ammaniti, che inizia e finisce sfiorandola, spiandola, sentendola muoversi appena sotto la superficie delle parole che si aggrappano, le une alle altre, appiccicandosi ai vecchi scatoloni che popolano la cantina dove un ragazzo di quattordici anni (Lorenzo) cerca di fuggire al flui...
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