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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

La forma è la nostra migliore sostanza?

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Seduti in tredicesima fila, al buio. La mente ancora stretta dal flusso d’ipotesi di vita migliore che vi portate dietro, come uno sciame d’api ubriaco che vi annebbia la vista, ma senza il quale non sapreste vedere. Così presi da voi stessi da non avvertire gli sciami altrui che si innervosiscono per il democratico silenzio imposto dall'attesa; da non vedere un immenso talamo dalle fogge sinuose ergersi sulla sinistra del palcoscenico; da non avvertire il bisbiglio degli attori, a pochi passi da voi; da non riuscire a comprendere perché tutta la luce improvvisa e indisponente che vi restituisce a voi stessi, nei primi momenti dello spettacolo, vi turba tanto. È una premonizione, è un retaggio dell’istinto animale che vi avverte del pericolo, il più temuto di tutti, quello che conferma le certezze. Quello che dimostra che la forma di realtà che vedrete di lì a poco non è altro che la vostra realtà, uguale e inappellabile e non per questo più veritiera. State per assistere

"Jack the Dripper". Arte, letteratura e parola in scena a Palazzo Barberini

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Se avete in progetto di andare a visitare o a ri-visitare la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, ospitata nel seicentesco palazzo che Matteo Barberini (noto con il nome di papa Urbano VIII) fece costruire nel seicento, contribuendo a dare vita ad uno dei momenti di maggiore splendore della Roma post imperiale, non ci potrebbe essere momento migliore. Per il sesto anno consecutivo è stata organizzata una rassegna culturale (non vi fate spaventare dalla terminologia salottiera d’altri tempi, dietro i parrucconi si nascondono anche buone idee) dal titolo “ Il Gioco serio dell’Arte ” , che si propone di festeggiare alcuni importanti anniversari legati ad artisti come Cage, Pascal, Vespucci e Pollock, parlando di creazione (artistica e di pensiero) e di contaminazione fra arti e linguaggio . Lo scorso 16 gennaio, all’interno di uno dei simboli dell’inarrestabile grandeur che i Barberini hanno sempre amato e imposto (pensiamo solo ai “direttori dei lavori” che il loro pala

La letteratura del Silenzio secondo Di Stefano

Il silenzio . Vuoto assoluto dell’anima o sussurro che albeggia dentro e stacca i pensieri, pesanti grappoli di progetti inascoltati? Domenica scorsa su La Lettura nuovo e interessante progetto de Il Corriere della Sera di cui abbiamo già parlato nel post del 20 novembre scorso  è apparso un articolo di Paolo Di Stefano che ha il sapore delle piccole cose di grande spessore. Non è un’esperienza nuova per l’autore quella di rovistare nelle sue ampie bisacce letterarie alla ricerca di un inconsueto punto di giunzione fra autori apparentemente molto diversi. Ma è nella diversità che sta la forza del lavoro di Di Stefano, che non si ferma alla prima forma della parola che incontra nel suo cammino di lettore, ma scende di livello, sottotraccia, ancora e ancora, regalandoci delle angolazioni particolarmente precise e a volte del tutto inaspettate su autori come Beckett, Mailer o Proust. Leggere Di Stefano è sempre un piacere. Per gli occhi , che scorrono veloci su parole acumina

Neologismi: ITSO - Inability To Switch Off

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Trattandosi del primo post del nuovo anno, sembrava doveroso partire da un neologismo che di istruttivo non ha tanto il significato, quanto la concezione della vita che in esso si nasconde e che qualche sano dubbio dovrebbe farci spuntare. Nel caso di specie, più che di un neologismo, parliamo di un neo-acronimo e della patologia che in esso si nasconde: ITSO . Cominciate a memorizzarlo, perché a noi italiani sembrano piacere molto gli acronimi e le sigle, soprattutto se di origine straniera. E così, grazie all'ITSO, ossia all' Inability To Switch Off (letteralmente all'incapacità di staccare la spina, di disconnetersi) abbiamo cominciato il 2012 imparando un nuovo termine (e questa è sempre una buona cosa) e facendo la conoscenza di Antonio Horta-Osorio e del male sottile che accomuna Antonio a molti di noi. Per chi non ne avesse sentito parlare (in questi ultimi giorni vari quotidiani hanno ripreso la notizia ) questo cinquantenne sorridente ed elegante (avvol