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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

La letteratura americana si celebra – assegnati i National Book Awards 2013

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Waldorf-Astoria New York Waldorf-Astoria. Un nome che fa subito pensare a New York e alla Fifth Avenue (una volta era lì, ora è in Park Avenue), al glamour di Marilyn Monroe che vi abitò nel 1955, alla musica di Cole Porter che citò il Waldorf e la sua insalata nella sua famosissima canzone You’re the Top del 1934, alle prime trasmissioni televisive americane (nel 1926 la NBC vi trasmise il suo primo programma) o ai balli delle debuttanti che si tenevano proprio al Waldorf per presentare giovani ragazze dell’alta società newyorkese. I più romantici avranno subito pensato all’hotel dove non si incontreranno i due protagonisti del film Serendipity o alla stanza dove ha alloggiato un Al Pacino non vedente per il suo Scient of Woman . Gli altri avranno pensato a un costoso e storico hotel della grande mela, dalla moquette polverosa e dai lampadari scintillanti. Tutto esatto, ma il Waldorf-Astoria è anche il luogo dove si tenne la prima premiazione dell’NBA (che non sta per National

Riscrivere se stessi, ma con la calligrafia adatta.

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Beautiful Letters Handwriting . Che letteralmente potrebbe essere tradotto con “Servizio di scrittura a mano di belle lettere”, ossia una società che si sostituisce ai suoi clienti per scrivere le loro lettere più personali, usando la loro calligrafia riprodotta perfettamente dal computer attraverso un sistema di algoritmi. É in questa ipotetica società ( ma non così futuristica ) che lavora lo scrittore Theodore Twonbly, protagonista di her , nuovo film di Spike Jonze  presentato in concorso e in anteprima europea al Festival Internazionale del Film di Roma, dopo aver ricevuto critiche entusiastiche al 51st New York Film Festival . Theodore è il miglior hand writer della società, perché è il più attento ai particolari, perché quando guarda il volto di una persona, che sia sullo schermo di un pc o dal vivo, cerca di percepirne il carattere, i desideri, le paure per condensarle poi nella pagina che sta per scrivere. E sebbene nessuno dei suoi destinatari saprà mai chi ha deciso

Rosso fuori, bianco e nero dentro: si apre l’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

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I tre coleotteri giganti che circondano il Parco della Musica creato da Renzo Piano nel 2002, facendo di Roma uno dei centri più interessanti d’Europa  per l’offerta di musica classica ( e non solo ) e attirando più di un milione di persone all'anno, sono colorati di rosso nella notte dell’8 novembre.  Riflettori giganti proiettano la parola “cinema” sulle corazze dei coleotteri, sui muri di mattoncini che li sostengono, sulle scale di travertino che li circondano.  Coperte di una leggera nebbia rossa sembrano anche le teste delle persone stipate intorno al tappeto, anch’esso rosso, che accompagnerà le star all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma ,  che è iniziato ieri sera con la proiezione de L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi e si concluderà il 17 novembre  con le proiezioni dedicate ai film premiati dalle due giurie del Festival e dal pubblico.  Il Festival di Roma ha previsto, fin dalla sua creazione, un forte coinvolgimento degli sp

Libri da gustare e cibo da leggere. Siamo davvero pronti per la "gastroletteratura"?

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Vi siete mai trovati ad assaporare l’aria, come se fosse una ghiottoneria ? O a capire come si diventa matti davanti a una fetta pane con sopra pancetta e uova? O ancora a fare di un’aragosta il centro delle vostre ossessioni oppure a pensare che le dita di una persona di fronte a voi siano fatte di panna ? Se la risposta è affermativa, siete pronti per un assaggio di gastro-lettura , fenomeno commercial-letterario che si sta spandendo per l’Europa e gli USA a ritmo sempre più insistente. L’idea è (non così nuova in verità) tentare di risollevare le sorti del mercato librario attraverso la contaminazione fra cibo e libri . Se anche Kafka , che di certo non era un feticista del buon cibo (era vegetariano e considerava nutrirsi come un’interruzione necessaria), immaginava di vivere in una cantina dove dedicarsi alla scrittura, mentre qualcuno gli portava con regolarità del cibo, il passo verso le libro-gastronomie o i gastro-bookshops è assai breve. Il cibo ha sempre offerto s