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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Cosa sono i corsi di scrittura creativa

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Cosa sono i corsi di scrittura creativa? Seminari, laboratori, stage, story telling, full immersion, writing coaching: chissà cosa avrebbe pensato Giuseppe Pontiggia (scrittore, critico letterario e inventore dei primi corsi di scrittura creativa in Italia) di questo proliferare di etichette linguistiche volte a trasformare in una somma algebrica di strumenti (creativi e non) l’idea romantica dello scrittore ottocentesco? Mi riferisco all’autore illuminato dal sacro fervore dell’arte che, sotto una pioggia battente, osserva, dall’alto di una rupe, l’oscurità compressa fra cielo e oceano in cerca dell’idea perfetta per il suo romanzo. Forse Pontiggia avrebbe detto che era giunto il momento di spingere giù dalla suddetta rupe lo scrittore in questione , in modo che inizi a osservare la vita che gli scorre attorno e il lettore che la vive e che vorrebbe poi rileggerla più grande, migliore, ma comunque sua. È questo che oggi cercano di fare i corsi di scrittura creativa. Giusep

Zadie Smith: scrivere è una sfida al proprio talento

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Con il consueto turbante rosso e un orologio di plastica dello stesso colore, Zadie Smith appare sul palco della sesta edizione di Libri come , Festa del libro e della lettura, per presentare il suo ultimo lavoro L’ambasciata di Cambogia edito da Mondadori nella collana Libellule con la traduzione di Silvia Pareschi. Zadie Smith Occhi enormi incastonati in zigomi sporgenti, Zadie Smith sembra osservare tutto da lontano , come se avesse bisogno di un punto di vista più ampio da cui partire per comprendere davvero chi la circonda . Come se per costruire le misurate strutture narrative cui ha abituato il suo lettore, dovesse trovare un punto di osservazione in bilico fra il mondo che ruota intorno alla storia che l’ha colpita e quello che continua a ignorarla appena un passo al di fuori. Essere dentro la storia senza esserne assorbita del tutto.  Zadie racconta al lettore la sua idea di scrittura, partendo dalle aspettative dell’autore. La lettura può creare un legame molto f

Libri come – Festival del libro e della lettura

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Ci sarà stato il consueto libro gigante a sfidare gli scarabei di Renzo Piano al Parco della Musica di Roma per la sesta edizione di Libri come ? La festa del libro e della lettura, ormai diventata un punto di riferimento per chi i libri non solo li scrive, ma soprattutto (e per fortuna) li legge , dedica l’edizione 2015 (dal 12 al 15 marzo) alla scuola. D’altronde uno dei punti di forza di questa manifestazione è sempre stato quello di diventare strumento di avvicinamento alla lettura , ancor più che alla letteratura, dimostrando cosa accomuni gli scrittori di ogni parte del mondo e di qualsiasi estrazione sociale e culturale: leggere, leggere, leggere. Che vi piaccia farlo distesi in religioso silenzio, con un gatto che vi fa le fusa sulla pancia o “cuffiettati” in mezzo al più straripante dei mezzi pubblici, che usiate la profumata carta o il leggerissimo e contenitivo e-reader, ciò che conta è la passione per il mondo altro in cui la lettura ci trasporta nello spazio di una riga

Le migliori librerie di Roma – parte sesta: Simon Tanner e lo slow-reading

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Un gatto tutto occhi e criniera mi guarda perplesso, senza muoversi dalla poltrona di velluto azzurro che mi accoglie all’ingresso della libreria Simon Tanner . Per l’ottava tappa fra le migliori librerie di Roma , ci siamo allontanati dal centro storico, andando a scovare una piccola gemma nel mondo del libro usato. Siamo nel quartiere Appio Latino, a pochi minuti di cammino dal Parco della Caffarella e dall’Appia Antica, in una viuzza (via Lidia) di palazzi anni’ 70 , fatta di carrozzerie, vecchie latterie e poco altro. È in questo luogo che si trova la libreria Simon Tanner, storico ritrovo per lettori curiosi e maniaci del libro usato . Rocco Lo Russo e Vincenzo Goffredo Ma torniamo al gatto, anzi alla gatta, che si chiama Tina «pomposa e orgogliosa come Tina Turner» ci dice Rocco Lo Russo, fondatore della libreria insieme a Vincenzo Goffredo . Un felino che insieme alla sua compagna Marylin «sinuosa e smorfiosa come l’inimitabile attrice», sembra regnare incontrastat

Danza-Teatro o Teatro-Danza? Cristiana Morganti al festival della nuova danza di Roma

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Le luci si spengono nel teatro studio del Parco della Musica a Roma. È di scena Cristiana Morganti, che prende parte alla nona edizione del festival della nuova danza Equilibrio (a Roma dal 7 febbraio al 2 aprile 2015). E proprio il conto alla rovescia del “chi è di scena” scandisce lo spettacolo Jessica and me che Cristiana ha creato partendo da un’idea Pina Bausch del 2003 (Cristiana è un membro della storica compagnia Tanztheater Wuppertal da oltre vent’anni), poi sviluppata e personalizzata per potenziare il legame che la storica coreografa riusciva a creare con il suo pubblico. Se uno dei grandi meriti del teatro-danza di Pina Bausch fu di presentare i suoi danzatori come “persone che danzano” , dotate sì di tecnica, ma soprattutto in grado di riempire ogni loro gesto di un significato che potesse essere compreso e assorbito dal pubblico che avevano di fronte, Cristiana Morganti amplia ulteriormente il campo di azione del danzatore, che si “permette” di condividere con