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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Finnegans Wake: una lettura ad alta voce, pardon ad ‘altra’ voce

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Jorge Louis Borges sosteneva che «la veglia è un altro sogno che sogna di non sognare». In questa definizione forse c’è il cuore dell’opera di James Joyce Finnegans Wake che Enrico Terrinoni e Fabio Pedone hanno affrontato con tutta l’esplosiva e coraggiosa creatività necessaria a chi vuole tradurre Joyce. Lo hanno fatto raccogliendo l’eredità di Luigi Schenoni che ha iniziato a lavorare per Mondadori al progetto di traduzione in italiano di Finnegnas Wake nel 1982, curando i primi due libri di cui è composto il testo. Ma di cosa parla Finnegans Wake ? Gli studiosi di Joyce vi direbbero che a questa domanda c’è più di una risposta. Certo, è la storia di un uomo, Earwicker, della sua famiglia, della sua terra (l’Irlanda), narrata attraverso i suoi sogni ed alcune veglie che il protagonista ha durante questi sogni. Ma questo è solo il fondale dell’opera. Il vero protagonista, quello su cui ha lavorato Joyce nei 17 anni che ha impiegato per scrivere Finnegans Wake, è il linguaggio

L’orso affamato e Il corvo buongustaio

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Ieri mattina, all’alba, perlustravo la cucina come un orso miope alla ricerca di miele. Qualcuno aveva interrotto il mio letargo e mi aveva rubato gli occhiali. Un orso nervoso, si sa, non è mai un buon inizio. Un orso nervoso cieco più di Milton e Joyce messi assieme, può diventare un cataclisma.  Ciotole, cucchiaini, barattoli, strofinacci, tutto finiva per terra a rallentatore, ma del miele nessuna traccia. Lo stomaco protestava e la testa scoppiava, tutto per colpa di un ospite indesiderato che aveva fatto il nido sul mio collo. Un corvo. Non pensate a quello del poema in versi di Poe, né a quello de La macchia umana di Philip Roth, no, il mio corvo era più vicino a quello di Lewis Carroll in Alice nel paese delle meraviglie . Avete presente quando il Cappellaio Matto chiede ad Alice: «Why is a raven like a writing desk?» (Perché un corvo è come uno scrittoio?). Ecco, l’uccellaccio che mi aveva svegliato, iniziando a beccarmi il collo come se volesse staccarlo dal resto del

Palindromi temporali

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Un palindromo è una parola o una frase che si può leggere sia da sinistra verso destra sia da destra verso sinistra. ‘Anna’, ‘Otto’, ‘Ossesso’, ma anche intere frasi o scioglilingua a partire dai latini: ‘In girum imus nocte et consumimur igni”. Palindromo deriva dal greco antico: palindromos , ossia che corre all'indietro, composto di ‘palin’ (di nuovo, all'indietro), e ‘dramein’ (correre). Guardando Arrival il film di Denis Villeneuve , enfant prodige del cinema franco-canadese e regista del sequel di Blade Runner , ci rendiamo subito conto di trovarci di fronte a un palindromo che non si limita alle parole, ma assorbe e ingloba l’intero flusso temporale della storia narrata, sfidandoci a percorrerla in tutti sensi che osiamo scoprire fra le micro fratture delle trama. Dodici navi aliene di pietra nera sono in sospensione su luoghi che non hanno nulla in comune fra loro, aspettando che gli esseri umani si avvicinino e riescano a comprendere qual è il messagg

Luca Mastrantonio: giornalista culturale e cercatore del sorprendente

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Prima di incontrare Luca Mastrantonio, giornalista culturale de Il Corriere della Sera , mi è capitato fra le mani un suo artico dello scorso agosto , sull’uso del neologismo «webete», crasi fra ‘web’ ed ‘ebete’, che Enrico Mentana ha contribuito a far diventare virale nel 2016. Quando parliamo di webeti, ci riferiamo a chi ha reagito all’impatto della diffusione di informazioni e delle reti perdendo in intelligenza, consapevolezza e cultura. Creduloni pronti a condividere un’esperienza e una conoscenza di cui non sono mai stati davvero in possesso e che non hanno provato in prima persona. Leggendo l’articolo di Mastrantonio, attento osservatore dei tic linguistici raccolti in Pazzesco! Dizionario ragionato dell’italiano esagerato (Marsilio, 2015), mi sono venuti in mente i subprime, i prodotti finanziari costruiti su altri prodotti finanziari che poggiavano a loro volta su altri prodotti finanziari. Scatole vuote che hanno fatto crollare il sistema economico mondiale.  Par