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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

La ricetta di Naomi Kawase per respirare ogni attimo che ci passa accanto

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Molti ottimi film nascono da un eccezionale libro. Non abbiamo ancora avuto la possibilità di leggere An di Durian Sukegawa, ma il successo del film omonimo tratto dal romanzo di questo autore, all’ultimo Cannes prima e al Toronto Film Festival poi, potrebbe spingere (e ce lo auguriamo) anche un editore italiano a seguire le orme del collega francese Albin Michel (la storica e ricercata casa editrice che pubblica fra gli altri i romanzi di Amélie Nothomb ), traducendo dal giapponese la storia della signora Toku.  Di sicuro la regista Naomi Kawase il libro lo ha letto e ne è rimasta folgorata, trasformandolo in un film uscito da poco nelle nostre sale con il titolo di Le ricette della signora Toku. Ogni gesto dei suoi personaggi sembra in bilico su un burrone di sensi che si muovono nella storia sotto un tappeto di petali di ciliegio. Passeggiarvi sopra sembra facile e dolce, ma l’essere umano ha imparato a ricoprire il dolore di strati di ‘presentabilità' per gli occhi estern

I migliori libri del 2015? L’opinione del The New York Times.

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Mettete insieme Michiko Kakutani , Dwight Garner e Janet Maslin e avrete la pagina della critica letteraria del The New York Times , uno dei giornali più influenti nel mondo anglosassone per decretare o far sfiorire un best seller.  Lo scorso 10 dicembre il giornale americano ha pubblicato un articolo che, partendo dal lavoro dei tre i critici, prova a esprimere un ‘verdetto’ sulla narrativa del 2015 in lingua inglese (comprese le traduzioni da autori non anglosassoni). Chiaramente i tre non sono d’accordo su tutto (su ben poco in realtà), tanto che lo stesso The New York Times ci dice che «non è stato possibile chiuderli in una stanza e fargli scegliere una loro ‘Top 10 list’ dei migliori libri del 2015», così il prestigioso giornale ha preferito presentare al lettore le preferenze dei tre separatamente. Prima la «temibile» Kakutani, poi Janet Mislen e per finire Dwight Garner. Scopriamo che il caso Elena Ferrante e il suo inarrestabile successo in UK (defin

L'uomo davvero consapevole sarà libero di agire? Il punto di vista di Boris Pahor

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Conoscere Boris Pahor è come incontrare un secolo di storia : classe 1913, scrittore e libero pensatore sloveno, membro delle truppe partigiane slovene negli anni’40, internato dai nazisti nei campi di concentramento di Dachau e Bergen-Belsen, Legion d’onore del governo francese e Premio Viareggio-Versilia, la sua opera è tradotta in decine di lingue. Boris Pahor Quando l’incontro, mi ritrovo davanti a un signore dai capelli bianchi come il ghiaccio della sua terra, infagottato in una sciarpa carta da zucchero, come se si aspettasse a Roma, in un pomeriggio domenicale che vedrà il suo intervento a Più libri più liberi , la stessa bora che batte la sua Trieste. Confrontarsi con lui è come confrontarsi con un’enciclopedia vivente , pronta a dispiegare le proprie pagine se la domanda che gli sarà posta è quella che ritiene giusta, adatta a testimoniare un adeguato livello di conoscenza del mondo da parte dell’intervistatore. E vi assicuro che qualche brivido il vostro inter

Dicembre: Più libri Più Liberi, RadioLibri.it e i bilanci da evitare

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Ci siamo, è dicembre. Abbiamo fatto di tutto per evitarlo, usando quel lunedì 30 novembre per proteggerci da un mese che non era ancora arrivato e non doveva arrivare. Come il mantello dell’invisibilità di Harry Potter, avevamo ancora quel lunedì, ben piantato nelle nostre agende a dimostrare che non era ancora arrivato il momento per la fine dell’anno . E invece eccolo attorno a noi, ci ha chiuso in un angolo fatto di dolciumi accatastati nei corridoi dei supermercati e strenne natalizie che tentano di sollevare le sorti di un Paese e del suo PIL sempre in affanno. Guardare in cagnesco, in "orsesco" o in "tigresco" (animali ben più adatti per dimostrare il nostro malcontento), chi sta addobbando gli alberi di Natale nelle vetrine o i bambini che canticchiano a ciclo continuo le canzoncine che toccherà ai loro genitori ascoltare inebetiti alle recite e i saggi di cui saranno disseminati i prossimi giorni, non servirà a nulla. Dicembre è fra no