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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Henri Cartier-Bresson e la sua nuova visione. In mostra all’Ara Pacis un secolo di fotografia

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Henri Cartier-Bresson giunse in Africa nel 1930 sulle orme di Rimbaud e Cendrars alla ricerca di quella “ Nuova Visone ” legata al costruttivismo russo, che lo portò ad allontanarsi dagli aspetti più attesi ed esotici per un occhio europeo, per offrire invece all’osservatore dei suoi scatti scene rubate al quotidiano : portatori, rematori, bambini che giocano in strada. Tutto visto dall’alto, per enfatizzare un fondale, studiato e costruito da Bresson partendo dalla sua formazione cubista. Fondale che è esso stesso centrale nella resa complessiva dell’immagine. Sono questi i primi scatti con cui si confronta il visitatore della mostra dedicata all’opera del grande fotografo francese a dieci anni dalla sua scomparsa, organizzata al Museo dell’Ara Pacis a Roma (fino al 25 gennaio) . Cartier-Bresson non è mai stato una sola idea e un solo approccio alla fotografia , lo si vede proprio dalle oltre 500 opere (scatti, dipinti, disegni, filmati) presentate allo spettatore nel

La terra dei narcos e la fiducia di Anabel Hernandez

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Intervistare Anabel Hernandez non vuol dire solo entrare con la migliore guida possibile ne La terra dei narcos (titolo del romanzo-reportage che ha reso pubblico il sistema di corruzione messicano legato ai cartelli della droga), ma conoscere una donna che ha fatto della fiducia nella sua gente il fulcro di tutte le sue battaglie. Nell’albergo romano dei Parioli in cui la incontro, Anabel sembra sentirsi fuori posto quanto me, seduta su uno scomodissimo e fastosissimo divano damascato in una sala dalle pareti scure e dalle luci troppo gialle. Indossa una camicia di seta bianca che serve a isolarle gli occhi dall’ambiente esterno. Grandi e costantemente spalancati nel tentativo di capire esattamente cosa ci fosse dietro ogni sfumatura del mio italiano e se la mia domanda, che si agganciava alla sua risposta precedente in una spirale inarrestabile, avesse centrato un punto di vista che lei non aveva ancora analizzato. La terra dei narcos fa pensare a un reportage fotografico di C

e-book o audiolibri? La sfida di Jeffery Deaver

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Audiolibri più amati dell’e-book? Impossibile. Eppure, nonostante l’interesse per l’e-book sia in forte crescita, così come l’intenzione degli editori italiani di recuperare il gap con gli altri Paesi su questo mercato (in Italia rappresenta solo il 3% del totale delle vendite, rispetto al 24% degli USA e al 14% dell’UK), l’incremento degli investimenti in ambito audiolibro è già una realtà. L’e-book permette massima libertà al lettore, offrendogli tanti libri racchiusi in un piccolo e leggerissimo tablet e la possibilità di fare zapping, personalizzando la lettura. Ma e-book vuol dire anche accessibilità a migliaia di titoli a costi davvero contenuti rispetto al cartaceo (un caso per tutti il Kindle Unlimited che offre una libreria di 15.000 titoli per meno di dieci euro al mese) e ampliamento della platea dei lettori, andando a veicolare il libro attraverso un supporto che già utilizziamo per accedere ai social, alla nostra libreria musicale o alle semplici mail. Eppure a