Chiamami col tuo nome: Ivory vs. Aciman

È come se James Ivory avesse usato inchiostro distillato nella nebbia padana per adattare sullo schermo il romanzo di André Aciman Chiamami col tuo nome . Troverete lo stesso sguardo triste e complice che ci ha portato 24 anni fa nel mondo di Quel che resta del giorno. In quel caso Ivory era il regista e il libro in questione era del futuro premio Nobel Kazuo Ishiguro, con Chiamami col tuo nome il regista americano assume invece il ruolo di sceneggiatore nel nuovo film di Luca Guadagnino. Entrambe sono storie d’amore travagliato, in cui sono i piccoli gesti a diventare protagonisti della narrazione, soprattutto quelli negati o rubati per cui sentirsi subito in colpa. La pellicola di Guadagnino, girata in un nord Italia cristallizzato ai primi anni ’80, in un non luogo che si posiziona fra Crema e Bergamo, (la location del film è Villa Albergoni nelle campagne di Moscazzano) in cui la diversità culturale regna sovrana, sembra strizzare l’occhio all’ambientazione che...