Bennett e la necessità di essere come gli altri

“ L’obbligo di allietare il nostro prossimo è sempre in agguato ”. È intorno a questa riflessione che si muove il romanzo autobiografico di Alan Bennett Una vita come le altre (Adelphi – traduzione di Mariagrazia Gini), in cui lo scrittore, attore e drammaturgo inglese, famoso per i suoi testi teatrali, trasformati spesso in film ( La pazzia di Re Giorgio ) o in acclamati successi nel West end e a Broadway (pensiamo per esempio a The history boys che gli fece vincere Tony e Lawrence Olivier awards), mette a nudo il rapporto che lo legava ai suoi genitori. Violinista costretto a fare il macellaio per mantenere la famiglia e casalinga affetta da depressione cronica, i genitori di Alan Bennett sembrano vivere nella costante ricerca di una versione di sé che possa soddisfare gli altri. Convinti che intorno a loro ci sia una maggioranza di famiglie capaci di parlare fra loro, ascoltarsi, condividere momenti di divertimento e di vita sociale cui loro non riescono ad attingere, i...