Il labirinto di pensieri di Burhan Sönmez

In un’intervista dell’inizio del 2019 Burhan Sönmez , uno fra i più interessanti scrittori turchi contemporanei insieme a Elif Shafak , nonché avvocato specializzato nella difesa dei diritti umani, ci ricorda che il suo Paese ha una lunga storia di regimi autoritari (a cominciare da quello di Erdoğan), ma che è stato proprio questo a garantire alla Turchia una lunga tradizione di resistenza. Di resistenza non tanto e soltanto fisica, quanto mentale narra l’ultimo romanzo di Sönmez ( Labirinto – tradotto da Nicola Verderame ed edito da Nottetempo) in cui il musicista blues Boratin Bey si risveglia nella sua camera da letto non ricordando più nulla di se stesso, se non quello che gli hanno raccontato gli altri. La sorella, gli amici, gli oggetti disseminati per casa, le chitarre, i dischi, persino la sua immagine, tutto sembrerebbe confermare la sua identità. Eppure Boratin non è convinto, sentendosi estraneo a se stesso e alla ragione apparente della sua amnesia, un tuffo suicida nel ...