Aidan Chambers e lo 'young adults' universale

Tempo fa ho avuto una discussione con un vecchio amico e compagno di letture sulla saga di Harry Potter . Lui l'ha letta e adorata, io non ce l'ho fatta. Sono stato accusato di avere un preconcetto nei confronti della fiction young adults , ossia della narrativa scritta per lettori che vanno dai dodici ai diciotto anni. Ed era così, almeno in parte. Credevo (e credo ancora) che la narrativa non dovesse avere un suo target e che un romanzo, se scritto bene, con un protagonista forte e una storia solida, potesse essere letto da persone di qualsiasi età. Pensiamo a Robinson Crusoe, Jack London, Kim, Alice nel paese delle Meraviglie , solo per citarne alcuni. Ognuno avrebbe portato il suo vissuto nel romanzo, creando quell'alchimia che spinge noi lettori a preferire un buon romanzo a... bé, per quanto mi riguarda, a quasi tutto. I l preconcetto stava nel pensare che gli young adults pubblicati negli ultimi anni fossero dei romanzi 'semplificati' per lettori ri...