Non parliamo di politica

Non lo facciamo infatti, diventa solo uno spunto per pensare…e questo ancora ci piace. Stamane ho letto su un giornale un articolo scritto dal consueto “analista socio-politico” che infesta i nostri media, figura a metà strada fra un giornalista e un rabdomante alla ricerca di una fonte, seppur incerta e posticcia, di verità, davanti alla quale fugge, spezzando il suo bastone. Di solito questo personaggio si limita a muoversi avanti e indietro nello spazio di deserto che gli è stato assegnato, lo rastrella, liberandolo dalle radici morte delle teorie dei colleghi; lo riempie di solchi di dubbi, impliciti naturalmente (per non correre troppi rischi) e poi semina sabbia di parole leggere e scontate, accuse generiche e retoriche, che si mischiano le une nelle altre, lasciando il lettore in perenne attesa di una fioritura di idee che non sono mai esistite. Anche l’articolo che ho letto questa mattina non ha donato verità al lettore, limitandosi a riepilogare le principali carenze del no...