La confessione di Roman Markin: come alimentare la speranza

«Se avete perso fiducia nella potenza della narrativa, Anthony Marra vi farà cambiare idea», parola del New Tork Times che, recensendo La confessione di Roman Markin, il nuovo romanzo di Marra dopo il successo del suo esordio ( La fragile costellazione della vita), ha lodato la capacità di analisi e di approfondimento del trentenne autore americano, senza dimenticare la sua profonda conoscenza della storia russa. La confessione di Roman Markin è senz’altro un'opera notevole per il suo gioco d’incastri, un puzzle composto da nove storie, in cui passato presente e futuro si legano in modo inscindibile. La narrazione si apre nella Leningrado del 1937, facendo conoscere al lettore Roman Markin, un pittore trasformato dal regime sovietico in "censore di immagine". A lui spetta eliminare da fotografie e dipinti i volti dei nemici della patria, inserendo al loro posto i nuovi capi del partito. Ma avere il potere di modificare la realtà, seppur solo in fotografia, fa ...