Il manifesto del libero lettore (e scrittore): quando il diletto di Alessandro Piperno diventa anche il nostro

Aspettavo da tempo un testo di Alessandro Piperno che riprendesse e ampliasse gli articoli usciti negli anni sul supplemento culturale de Il Corriere della Sera ( la Lettura ), ‘camere con vista' sulla vita e le opere di grandi autori dell’Ottocento e del Novecento, che ho imparato ad aspettare come un piccolo dono domenicale alla mia sete di scrittura appassionata. L’incipit de Il manifesto del libero lettore (sottotitolo: otto scrittori di cui non so fare a meno ), da poco pubblicato da Mondadori, parte proprio da uno dei suggestivi articoli di Alessandro Piperno , riprendendo l’aneddoto di un accumulatore seriale, nonché «stimabile slavista», che a cinquant’anni decise di ridurre drasticamente la sua sconfinata collezione di libri, non per un repentino cambio di personalità o perché in cerca della certezza che solo una conoscenza ridotta può assicurare, ma per una semplice questione di spazio. «I libri proliferavano in casa come canneti in una palude. Aveva più libri che ...