Il regno della Fedeltà di Marco Missiroli

Un lettore sa che i déjà-vu (pardon déjà-lu) è merce comune in un romanzo, gli scrittori sono prima di tutto dei lettori, ne va della qualità delle loro storie, è quindi normale che in esse il lettore più onnivoro ritrovi situazioni e dinamiche già incontrate. Il valore del romanzo sta nel ‘come’ queste storie verranno narrate, da quale punto di vista e con che stile. Questa regola non trova un’eccezione del romanzo di Marco Missiroli Fedeltà (edito a febbraio da Einaudi). Sebbene supportato da un interessante incipit corale, grazie al quale il lettore sorvola, come un drone di cui non ha il controllo, alcune delle storie e gli interrogativi in cui l’autore lo farà entrare nel corso della narrazione secondo una struttura da lui blindata, la trama scivola rapidamente in una serie di dinamiche marito-moglie-amante che abbiamo incontrato decine di volte nella nostra storia di lettori. Non ci sono sorprese in questo romanzo, colpi di scena, ribaltamenti...