Un minuto di rivoluzione con Galileo

“ Ok, adesso facciamo un minuto di rivoluzione .” Silenzio. Buio in sala. Il pubblico comincia a domandarsi se sta accadendo l’impensabile: l’attore sta parlando davvero con loro? Ossia, certo che parla con loro, lo spettacolo lo fa per loro, ma sta davvero attendendo una reazione attiva da parte degli spettatori? Nel buio della sala gli sguardi si cercano invano, i bisbiglii aumentano e finalmente qualcuno parte, un urlo: “ BASTA!!! ” Ma basta cosa? Delle voci si condensano a fine platea, scricchiolii si susseguono sui palchi, qualcuno si alza in piedi, sta per scendere a fare la sua rivoluzione. Il tempo però è passato e l’indecisione, dote cronica nel popolo italiano, ha vinto anche questa volta. O forse no? Già perché Marco Paolini fa iniziare proprio in questo modo il suo monologo sulla vita e gli errori (alcuni provvidenziali) di Galileo Galilei, con una rivoluzione , riferendosi però a quella che il pianeta Terra compie intorno al Sole e che, eccezionalmente, anche il pu...