Le migliori librerie di Roma – parte quarta: Anglo American Book Co
Il nostro viaggio fra le migliori librerie di Roma riprende con la Anglo American Book Co, che nasce dall’idea di due librai (Arminio Lucchesi e
Dino Donati), che nel 1953 decidono, con l’aiuto di un ammiraglio americano, di dar
vita a una libreria specializzata in testi in lingua inglese.
È una decisione
rischiosa, che precorre di circa un ventennio l’affermazione dell’inglese come
lingua universale nel continente europeo, eppure i primi segnali erano già
nell’aria.
Il 1953 è anche l’anno di Vacanze
Romane, il film di William Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey
Hepburn che visitano la città eterna “a bordo” del primo modello della storica
vespa. L’anno in cui Roma affolla gli schermi statunitensi, iniziando a
richiamare a sé una moltitudine di turisti a stelle e strisce, turisti che
cercano testi in inglese sulla città eterna, ma anche studiosi, ricercatori,
romanzieri.
Roma divenne rapidamente cool e chi ha saputo interpretare questa tendenza
è chi ancora oggi, a distanza di sessant’anni, garantisce ai suoi lettori un’offerta
di titoli esclusivamente in lingua inglese, che per qualità e scelta (oltre
45.000 volumi) stupisce gli
stessi visitatori stranieri.
Anglo American Book Co |
Ad accoglierli nella
storica sede di via della Vite (a pochi passi da Piazza di Spagna) c’è Cristina Donati, seconda generazione di librai, che fra le pareti
dell’Anglo American Book Co ci è nata.
Cristina ha iniziato a frequentare la libreria fin da bambina, quando si
circondava di pile di volumi e giocava alla libraia, consigliando a clienti
immaginari il volume che proprio dovevano leggere. «Sono rimasta intrappolata dal rituale del libro. – ci racconta Cristina
- Dall'attesa di un titolo ordinato, al
suo arrivo in libreria, fino al momento in cui è possibile toccarlo, sfogliarlo,
pensare a chi potrebbe leggerlo. Sensazioni che non si provano quando
clicchiamo su uno schermo e ordiniamo un testo.»
Ma chi compra
un testo in inglese in Italia, unendo alla difficoltà della lettura i costi di
spedizione del libro dagli Stati Uniti o dalla Gran Bretagna? Cristina ci
dice che, turisti stranieri a parte, i loro lettori sono studenti di scuole
inglesi o bilingue, che si affidano alla libreria per i testi scolastici, ricercatori, che non trovano il volume cui
sono interessati tradotto in italiano e amanti della lingua inglese, che
preferiscono leggere Jane Austen nella versione originale. Per questo, pur
conservando un’ampia sezione dedicato ai saggi e ai testi scolastici, la
libreria mantiene un carattere generalista, con una particolare attenzione ai
bambini.
«Mi piace osservare i bambini mentre
scelgono i libri – gli occhi di Cristina sorridono mentre lo racconta – Sono così liberi e così desiderosi di
conoscere. Soprattutto nella fascia d’età 0-7 anni. Poi c’è un buco, un black hole, da cui sembrano riemergere
solo le ragazze qualche anno dopo, mentre i maschi scompaiono.»
Dai racconti di Cristina scopriamo che molto
dipende anche dai genitori. «Gli
americani e gli inglesi lasciano che i loro figli siano liberi nella scelta.
Li lasciano vagare fra gli scaffali fino a che non sono attratti da un titolo,
allora la madre o il padre si avvicina, ne leggono un pezzetto insieme e poi,
se i bambini sono convinti, lo comprano. I
genitori italiani invece si mettono subito in contrapposizione con i loro
figli. Vogliono essere loro a scegliere e spesso
non lasciano che i bimbi si avvicinino con naturalezza e piacere alla lettura.
La lettura diventa un obbligo e così
perdiamo tanti futuri lettori.»
Anglo American Book Co |
Prima di salutare Cristina, le chiediamo che impatto ha avuto la crisi economica e l’intensificarsi della concorrenza di piattaforme di e-commerce
come Amazon su realtà di nicchia come l’ Anglo American Book Co.
«Capita sempre più spesso che un lettore venga
a chiederci informazioni su un testo, noi gliele diamo, cercando di capire
i suoi bisogni e di guidarlo fra la possente offerta editoriale in lingua
inglese (circa mezzo milione di volumi annui [ndr.]), reperendo a nostra volta
informazioni nel nostro network internazionale. Poi al momento dell’ordine, la persona controlla sul suo telefonino e
ci dice che preferisce andare su Amazon dove il libro costa meno. Per me è
molto triste pensare che non abbia percepito il valore del servizio di
consulenza che gli ho appena offerto. Fortunatamente c’è ancora chi apprezza
la qualità del nostro lavoro, su questi lettori costruiamo il nostro futuro.»
Prima di
uscire da Anglo American Book Co ci
fermiamo a curiosare fra gli scaffali di narrativa e critica letteraria e da
frequentatori di librerie britanniche ci sorprendiamo, come i turisti
americani, della ricchezza dell’offerta, che oltre ai testi pubblicati negli
ultimi anni, offre anche qualche piacevole sorpresa nel fuori catalogo.
Vorremmo tornare immediatamente da Cristina per chiederle una delle sue preziose
consulenze, ma davanti a noi si è materializzata una fila di domande e ci viene
da sorridere, sperando che, nel nostro viaggio fra le migliori librerie di Roma,
questo tipo di attesa continui a manifestarsi.
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