una parola, un verso: trentatreesima - unico...figlio

Cosa vuol dire essere figli unici? Essere unici perché “speciali” o unici solo perché appartenenti a una determinata specie? Le opinioni in materia si sprecano e certamente in Italia prevale l’idea che essere figlio unico voglia dire essere viziato, solitario, silenzioso, supponente, introverso. E quest’ultima caratteristica soprattutto è vista con terrore dai genitori, un destino da evitare a qualunque costo, pur di rispettare l’equazione socialità = felicità che ci viene imposta fin dai primi sbilenchi passi nel mondo. Equazione che si ribalta in altre equivalenze: silenzio/riflessione/pensiero/sensibilità = tristezza , da cui aggressività/chiasso/azione = felicità/intelligenza . Piccole massime distillate parlando con genitori ansiosi. Sul tema dell’unicità, intesa come diversità, è incentrato il romanzo di Haruki Murakami , appena ripubblicato in Italia con Einaudi (ma edito nel 1992 in Giappone e la prima volta in Italia con Feltrinelli nel 2000) A...