L’orso che bloccava il cambiamento
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Veloci, bisogna riadattarsi, resettarsi, rinnovarsi, moto perpetuo, per non diventare il colesterolo di tanta oleosa liquidità, che a volte sommerge per lasciare tutto inalterato.
Se però osiamo pensarci, solo per un attimo, non per fermare il cambiamento, ma per contribuire, per capire dove è meglio scorrere via, arriverà subito qualcuno con il probiotico più adatto a farci dissolvere, perché il flusso non si deve fermare, mai.
Qualche giorno fa ho riletto per l’ennesima volta a mia figlia una delle sue (anche mie in verità) favole preferite L’orso che non lo era di Frank Tashlin (Donzelli editore – 2011). La storia è metafora perfetta del condizionamento della società sul pensiero individuale, in nome di un’adattabilità perpetua alla maggioranza. Un orso si addormenta nella sua caverna per l’inverno e quando si sveglia, qualcuno gli ha costruito attorno una fabbrica. L’orso è ancora lì, mezzo addormentato, che cerca di capire cosa è accaduto, che subito arriva il “fluidificatore” nelle vesti di capo reparto che gli dice che non è un orso ma un operaio, «un babbeo, col cappotto di pelliccia e la barba da tagliare». L’orso tenta di resistere, di spiegare il proprio punto di vista e così inizia a girare nel bailamme burocratico procedurale della fabbrica, salendo di livello in livello, dal direttore al terzo vice presidente, dal vice presidente fino al presidente. Tutti gli ripetono cos'è e cosa non è.
Persino alcuni orsi, interrogati sulla natura del protagonista non riconoscono il lui un loro simile, perché lo vedono in mezzo agli uomini e quindi decidono che l’orso non è altro che un uomo: un babbeo, col cappotto di pelliccia e la barba da tagliare. Alla fine il probiotico ha successo e l’orso si convince che se tutta quella liquidità gli continua a ripetere che non è un orso, forse davvero è soltanto un babbeo.
La fine della storia non ve la racconto, ma se qualcuno insiste a chiedere di mutarvi in un orso, in una pecora o in coleottero, dicendo che quel cambiamento (e non un altro) potrà portarvi soltanto vantaggi, prendetevi un momento per riflettere e cercate di capire voi cosa ne pensate, veloci però, mi raccomando.
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