Henri Cartier-Bresson e la sua nuova visione. In mostra all’Ara Pacis un secolo di fotografia
Henri Cartier-Bresson giunse in Africa nel 1930 sulle orme di Rimbaud e Cendrars alla ricerca di quella “ Nuova Visone ” legata al costruttivismo russo, che lo portò ad allontanarsi dagli aspetti più attesi ed esotici per un occhio europeo, per offrire invece all’osservatore dei suoi scatti scene rubate al quotidiano : portatori, rematori, bambini che giocano in strada. Tutto visto dall’alto, per enfatizzare un fondale, studiato e costruito da Bresson partendo dalla sua formazione cubista. Fondale che è esso stesso centrale nella resa complessiva dell’immagine. Sono questi i primi scatti con cui si confronta il visitatore della mostra dedicata all’opera del grande fotografo francese a dieci anni dalla sua scomparsa, organizzata al Museo dell’Ara Pacis a Roma (fino al 25 gennaio) . Cartier-Bresson non è mai stato una sola idea e un solo approccio alla fotografia , lo si vede proprio dalle oltre 500 opere (scatti, dipinti, disegni, filmati) presentate allo spettatore nel ...