A Milano Herzog crea uno spazio per cultura che sfida ogni ombra di pessimismo

Per l’ultimo post del 2016 prima della pausa natalizia, ci spostiamo nel regno di Herzog. Non parliamo del romanzo di Saul Bellow centrato sulla vita e soprattutto sulla mente di Moses E. Herzog, intellettuale in piena crisi esistenziale che ha sempre trovato nell’instabilità la ‘solida’ base per la sua esistenza, sebbene i luoghi creati da Jacques Herzog siano portatori di solida instabilità, intesa come dinamicità evolutiva. Herzog & de Meuron Architetto, anzi archistar idolatrata e imitata in tutto il mondo ( lo studio che Herzog ha fondato insieme a Pierre de Meuron a Basilea è oggetto di pellegrinaggio da parte di giovani architetti e appassionati del design), Jacques Herzog ha avuto l’incarico, cinque anni fa, di riempire uno squarcio nella pancia di Milano che risaliva ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Siamo a Porta Volta, a pochi passi dal quartiere storico di Brera e a poche centinaia di metri dalla modernissima piazza Gae Aulent...