Salone Internazionale del Libro di Torino fra Germania, Lazio e Dante.
La ventottesima edizione dell’appuntamento librario più importante d’Italia (dal 14 al 18 maggio), dedicato alle meraviglie del Bel Paese, con un occhio all’EXPO e ai suoi visitatori (meno di un’ora in treno dal centro di Milano al Lingotto), vede ruotare molti dei suo 500 appuntamenti (reading, incontri con autori, spettacoli teatrali, concerti e laboratori) intorno a questi tre elementi.
La Germania è l’ospite d’onore al Salone nel Padiglione 3 e questo permetterà ai visitatori di fare un viaggio nella letteratura tedesca contemporanea, avvicinandosi ai libri di 21 autori selezionati per rappresentare il loro Paese e tutti i generi letterari (dal thriller al romanzo di formazione, dal saggio al libro illustrato). Dall’egittologo Jan Assmann all’autore di thriller psicologici Sebastian Fitzek, dal professore di filosofia Markus Gabriel e il suo impegno nel dibattito sul “nuovo realismo” al romanziere Daniel Kehlmann (autore de La misura del mondo), fino a Isabel Kreitz, fumettista e graphic novelist.
Dopo Calabria e Veneto, è il Lazio la Regione italiana ospite di questa edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino e sempre nel Padiglione 3, troviamo il Salotto Lazio che ospiterà autori pubblicati da case editrici della regione ed eventi che Lidia Ravera, madrina del Salone, nonché assessore alla cultura del Lazio, ha organizzato per far conoscere la realtà editoriale laziale, con un focus particolare sulla figura di Pier Paolo Pasolini, cui è dedicato un incontro/confronto fra Lidia Ravera, Walter Veltroni, Walter Siti e Chiara Valerio.
E Dante? Beh, proprio quest’anno ricorrono i 750 anni dalla nascita del sommo poeta (nato nel 1265 a Firenze). L’evento viene ricordato al Salone con la presentazione dei volumi di uno dei massimi dantisti del '900, Francesco Mazzoni, ma anche con incontri al Bookstock Village, in cui Valerio Magrelli proverà a scoprire con i lettori come leggere Dante ai tempi di Periscope.
Se questi motivi non vi bastano per andare a Torino, vi ricordo che il 2015 è anche l’anniversario della scomparsa di Aldo Pio Manuzio (morto a Venezia nel 1515), tipografo, umanista e primo editore della storia dei caratteri mobili. Di lui parleranno Cesare De Michelis e Gian Arturo Ferrari.
Buon Salone Internazionale del Libro di Torino a tutti e non dimenticate: Germania, Lazio e Dante.
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