Il ROMAEUROPA Festival compie 30 anni
Ci siamo, Il ROMAEUROPA FESTIVAL (REF)
compie 30 anni. La storica manifestazione romana che ha creduto fin dal suo
esordio alla contaminazione fra le arti (musica, danza, teatro, circo, poesia),
per sondare e spesso sostenere i tentativi d’innovazione di giovani artisti
emergenti al pari di grandi nomi pronti a mettersi in discussione, offrirà al
suo spettatore, nelle 75 giornate di
festival (dal 23 settembre all’8 dicembre 2015) in 14 spazi diversi della
Capitale, la possibilità di incontrare oltre
300 artisti internazionali rappresentativi degli ultimi 30 anni di
sperimentazione promossa dal REF.
I 50 appuntamenti che compongono il cartellone del festival e che
ospiteranno artisti da tutto il mondo (dal Regno Unito all’Olanda, dal Sud
Africa al Ghana, dalla Siria alla Turchia, dalla Francia agli USA, senza
dimenticare l’Italia) si apriranno con 887 di e con Robert Lepage (regista, attore e sceneggiatore canadese,
fondatore del gruppo Ex Machina), inquadrando subito il tema di questa edizione
(RICreazione – nel suo doppio
significato di rigenerazione e costruzione, ma anche di momento giocoso e
piacevole) mettendo in scena uno spettacolo incentrato sulla memoria come
strumento per una riflessione sull’identità culturale e il cambiamento.
Jan Fabre |
Al REF 2015 non poteva mancare Jan Fabre che
presenterà, con un gruppo di 27 danzatori, attori e musicisti Mount Olympus – To glorify the cult of
tragedy, maratona di 24 ore che fa pensare all’arditezza di Marco Tullio
Giordana con The Coast of Utopia di Tom
Stoppard. Ma sarà presente anche Fabrizio Ottaviucci che interpreterà le sonate
e interludi per pianoforte di John Cage
e The Enlightenment, concerto di luci
e neon che sostituiranno gli strumenti musicali.
Menzione d’onore al grande
ballerino e coreografo Akram Khan, già
presente all’edizione 29 del REF, che presenterà un riallestimento di Kaash, alla regista teatrale Emma Dante, che sarà presente al
festival anche come attrice in Io,
Nessuno e Polifemo. Intervista impossibile e a Romeo Castellucci che presenterà Giulio Cesare. Pezzi Staccati nella cornice delle Terme
di Diocleziano.
Il REF resta punto di scoperta
delle nuove generazioni di coreografi internazionali. Per questo all’interno
del progetto DNA, saranno presentati al festival le creazioni di autori
provenienti dall’Irlanda, Olanda, Ungheria, Regno Unito, Svizzera, Grecia,
Spagna e Italia.
Il REF si chiuderà l’8 dicembre
con TURNING, progetto site specific
per il MAXXI creato da Alessandro Sciarroni con il Balletto di Roma. Cosa fate
ancora lì? Il 30° ROMAEUROPA Festival vi aspetta.
Link alla news su Sul Romanzo.
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