Settembre: vacanze finite, ma non tutto è perduto, ci sono i festival letterari di Mantova e Pordenone
Settembre. Le vacanze sono finite
un po’ per tutti e c’è chi già conta sul calendar i giorni che lo separano dal
primo ponte autunnale. Depressione da rientro, mal di testa, insoddisfazione:
tenetele lontane insieme agli articoli che vi spiegano come superarle. Tutti
tranne questo.
Non serve passeggiare all’aria
aperta, non serve trovare la giusta posizione sulla sedia ergonomica, non
bastano le pause caffè (con cui non si deve esagerare) e non so davvero quanto
mettere sul vostro desktop la foto della spiaggia dove eravate stesi fino a
pochi giorni fa possa essere d’aiuto. Lasciate
perdere anche le centrifughe al ginseng e le tisane fredde che ho visto sorseggiare
in giro (tisana fredda: orrore!), quello
che vi serve per superare indenni questo settembre è un bel festival letterario.
Avete bisogno di immergervi in una strana umanità di lettori rapaci, pronti a
fare pazientemente la fila sotto il sole, immersi in un nugolo di zanzare, solo
per prendere l’ultimo biglietto che gli faccia intravedere (e soprattutto
ascoltare) i loro scrittori preferiti, pronti a rispondere, autografare, sorridere
ebbene sì, anche a mangiare al tavolino vicino al loro, con sublime
avidità.
A distanza di una settimana potrete
presenziare alla diciannovesima edizione del Festivaletteratura di Mantova (dal 9 al 13 settembre) e alla
sedicesima edizione di Pordenonelegge
(dal 16 al 20 settembre), centinaia di eventi letterari e relativi autori
concentrati in due splendidi borghi italiani, che sono diventati negli anni un
punto di riferimento per migliaia di lettori.
A Mantova si comincerà con l’appuntamento con Marco Belpoliti e la
presentazione del suo libro Primo Levi di fronte e di profilo
dedicato alla figura del grande scrittore e frutto di vent’anni di ricerca e
studio da parte di Belpoliti. Potrete continuare con l’omaggio alla scrittrice
tedesca Christa Wolf o se preferite il cool
all’impegno sociale con il super best-seller La ragazza del treno e la sua giovanissima autrice Paula Hawkins. Ma a Mantova sarà
presente anche lo scrittore americano Percival
Everett, lo scrittore algerino Kamel
Daoud (che ha riscritto Lo straniero di
Albert Camus dal punto di vista della vittima) e il grandissimo Kazuo Ishiguro (autore del libro poi
diventato film Quel che resta del giorno)
che presenterà il suo romanzo The buried giant, senza dimenticare Mario Vargas Llosa che
chiuderà questa diciannovesima edizione.
A Pordenone, che ha scelto come
simbolo di quest’anno una girella di liquerizia, per dimostrare forse come sia
impossibile fermarsi dopo aver “assaggiato” uno dei suoi autori, si aspetta il
ritorno di David Leavitt con il suo I due hotel Francforts, dedicato
all’istituzione del matrimonio, ma
anche la drammaturga canadese Ann-Marie
MacDonald, Walter Siti, Marco Santagata, Daniel Pennac e Michel Faber. Poi,
nell’ottica di contaminazione che da qualche anno caratterizza il festival
friulano, sarebbe importante non perdere alcuni eventi di Parole in scena, progetto che punta a presentare visualizzazioni di
parole scritte e parlate, incrociando cinema, musica e teatro.
Menzione
particolare la merita il grande evento
dedicato a Pasolini (a 40 anni dalla sua scomparsa), la prima proiezione in Italia dei capolavori
di Yasujiro Ozu (grandissimo esponente del cinema giapponese e
mondiale) e il docufilm di Francesca
Archibugi sulla vita e la poesia di Pierluigi
Cappello, poeta che proprio dalle piazze di Pordenonelegge fu fatto
conoscere al grande pubblico qualche anno fa e la cui lettura consigliamo a
chiunque non si spaventi di fronte a parole che trivellano l’anima e l’azione
senza sosta.
Non vi sembra già molto più
attraente questo settembre? Sì, le vacanze sono finite, ma non è tutto perduto,
sono in arrivo i festival letterari di Mantova e Pordenone. Se sarete lì,
fatemelo sapere, potremo incontrarci.
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